Redcell6 grazie per la tua risposta.
Io però rimango del parere che, seppur scarno, il parco veicoli corazzati italiani della seconda guerra mondiale non è stato appieno rappresentato, soprattutto con alcuni di quelli che sono stati mezzi caratteristici del Regio esercito.
Se vogliamo escludere i 'doppioni' non parliamo dei M11/39 ed M13/40, ma non possiamo ignorare l'L3/33 impiegato in moltissime campagne ed i semoventi 75/18, 105/25 "bassotto", ottimi controcarri, il 90/53, anch'esso controcarro, ma più pezzo di artiglieria semovente.
Ci sono poi le autoblindo tra cui spiccano l'AB40, AB41, AB43 che però in WoT sono molto poco utilizzate.
Sono stati invece inseriti dei carri che si videro realizzati solo in modelli di legno a scala naturale. Parlo dei P43, presente in tre modelli, tanto che non si vogliono fare doppioni 
A questo punto potrebbero inserire anche l'M16/43 o Carro Celere Sahariano, del quale il prototipo era almeno reale e funzionante 
Che poi i carri citati siano stati successivamente catturati e dati in dotazione alle forze naziste e dell'RSI questo secondo me ha poca importanza, si tratta comunque di carri italiani, usciti dalla fabbrica con l'effige del Regio Esercito, effettivamente utilizzati nei campi di battaglia, che potrebbero essere inseriti nell'albero tecnologico italiano o almeno tra i modelli da collezione.